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Roma 30/08/2015 – campionato di calcio serie A / Roma-Juventus / foto Insidefoto/Image Sport: esultanza di Keita, Dzeko, Nainggolan e Salah al gol di Miralem Pjanic

Ahh, ora che ho un nuovo blog, creato apposta per parlare di Roma e della Roma, direi che è il momento giusto per riavvolgere un po’ il nastro.
No, dico: pensavate davvero che non avrei commentato, ex-post, la madre di tutte le partite 😉 ?
Se ho atteso fin qui, restando in silenzio sull’argomento per ben tre settimane, e perché me lo sono voluto godere fino in fondo. Questo magnifico silenzio, appunto: il silenzio dei nemici. L’esatto opposto del rumore di cui parlava Mourinho, che a differenza sua, a me non piace per niente. Ne sento già anche troppi, di certi vaneggiamenti insulsi e starnazzanti. Se per malaugurata ipotesi la Juve avesse vinto quella partita, il giorno dopo e per almeno una settimana sarei stato apostrofato, provocato, schernito, da quasi ogni juventino che conosco. Sono fatti così, che vve devo dì. Invece, per fortuna, la Roma ha fatto la partita che doveva, che voleva, che anch’io volevo e speravo. Ha aggredito e annichilito la Old Mamy sul piano del gioco molto più di quanto non dica il risultato, che nei minuti finali, per ravvivare la situazione con una punta di thrilling di cui avremmo fatto volentieri a meno, siamo anche riusciti a consentir loro di rimettere in discussione. Alla fine è andata com’era giusto che andasse. Perché Roma-Juventus è la rivincita della nostra anima, e a volte capita che vincano i buoni (°)

Dopodiché, mi sono potuto godere fin qui tre settimane di morbido e soddisfatto silenzio, del genere di quei silenzi da ascoltare di cui canta Baglioni. Non un solo tifoso juventino, fra quelli che ho incontrato e che in altre occasioni non mi avrebbero risparmiato frecciate antisportive o perfino razziste (anche senza il pretesto di una partita, ma così, senza un motivo preciso, perché magari pensano di essere simpatici) ha osato accennare alla partita del 30 agosto, fosse pure per sbaglio.

Nel frattempo si è giocato ancora. Loro hanno rischiato di perdere la terza partita di fila su tre, in casa con il Chievo, che può recriminare per il goal del 2-0 annullato in modo ridicolo, mentre invece il rigore su Cuadrado, che nel finale ha consentito ai bianconeri di strappare un punto, il loro primo di questo inizio di campionato, è stato un po’ cercato dal colombiano ma c’era, l’ingenuità di Cesar è stata netta. Neanche a farlo apposta, proprio il marcatore del goal annullato in precedenza senza un valido motivo.
Poi si è passati in campo internazionale, e l’esordio in Champions ha fatto registrare uno scatto d’orgoglio della banda di Allegri, capace di ribaltare il punteggio in casa del Manchester City dopo essere andati sotto per un’autorete ed essersi trovati a un drammatico bivio. Nel momento più buio di questo inizio di stagione già così critico la Juventus ha dunque trovato la forza e la capacità di risollevarsi, ottenendo la prima vittoria stagionale su un campo e in un contesto prestigioso. Vedremo oggi, fra poco più di un paio d’ore, al termine della gara odierna di Marassi col Genoa, se fu vera gloria. Di certo, a distanza di quattro giorni i Citizens hanno perso di nuovo in casa anche ieri, in campionato contro il West Ham, segno che forse non stanno attraversando un bel periodo. Con ciò, non intendo ridimensionare il bel successo di martedì della Juventus, ma mi limito a rilevare il dato statistico relativo agli avversari. Che potrebbe voler dire qualcosa, oppure essere del tutto casuale. Lo scopriremo vivendo.

La Roma invece ha faticato com’era prevedibile sul campo del Frosinone, riuscendo a vincere con cinismo da grande squadra con appena tre tiri nello specchio della porta, di cui uno sulla traversa e due nel sette, e anche una certa dose di fortuna, perché il fallo da rigore di Digne, che su un cross ha respinto il pallone con i gomiti alzati sopra la testa, sia pure stato un gesto istintivo per proteggersi il volto dalla pallonata, era lampante e ci stava tutto. Dunque ci è andata bene. In Champions poi si è tenuto botta contro il valore assoluto del Barcellona, arginato con un’incoraggiante prestazione di sacrificio e di attesa, attenta e umile, senza rinunciare a provare a pungere in contropiede quando è stato possibile farlo. Una prestazione che senza un gruppo coeso e bene organizzato non sarebbe stato possibile fare, né portare a casa un risultato positivo, non contro avversari del genere. E con un goal leggendario di Florenzi, sempre più candidato unico alla fascia da capitano di qui a qualche anno.
Fra poco si scende in campo contro il Sassuolo, partita non facile perché i neroverdi guidati dal nostro grande ex motorino di centrocampo sono una bella realtà, squadra tosta e agile che gioca bene e a viso aperto. E che all’Olimpico contro di noi nelle due precedenti occasioni ha totalizzato due pareggi. Sarà un match tutto da giocare, a cui mi preparo ad assistere con la giusta consapevolezza delle difficoltà cui potremmo andare incontro.

E poi, naturalmente, hanno giocato e stanno per rigiocare tutte le altre, la Fiorentina, il Toro, domenica scorsa si è rivisto un bel derby fra Inter e Milan. Ma ci sarà tempo per parlarne. Ora è il momento di sintonizzarmi su Sky. Perché sta per scendere in campo la squadra della Capitale. Sta per scendere in campo la Roma 🙂

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(°) Citazione, più o meno libera, dal blog di Tonino Cagnucci.