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Di Trappy by en.wiki – https://en.wikipedia.org/wiki/File:Porta_Nuova_Station_Turin.jpg, CC BY 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=92656612

(Riassunto delle puntate precedenti: per Bill come Cuneo c’è solo Roma, con Torino è questione di scarso feeling e di opportunità specifiche).

Dall’altro lato, nonostante molte cose nel frattempo siano migliorate – la suddetta stazione stessa, ad esempio, lungamente ammodernata, restaurata e ridipinta, ora l’è proprio bellina -, e seppure nel corso degli anni vi abbia scoperto svariati punti di mio interesse e gradimento, che a pensarci non sono pochi e non te li sto dunque a enumerare, non è che tuttora ‘sta città si sforzi molto di apparirmi più accattivante.

Il colore dominante continua a essere il grigio. In alternativa, un rosso mattone opaco spento, un onnipresente e stucchevole giallino, qua e là un rosa pallido stinto o un verdolino annacquato. Insomma, nel suo complesso Torino continua a sembrarmi vasta, vecchia, insipida, a tratti opprimente, anche in quegli scorci che oggettivamente dovrebbero mitigare queste mie sensazioni. Ma non lo fanno, non ci riescono. Non mi trasmettono nulla. Parlandone di recente con alcuni amici di Roma, uno di loro ebbe a sintetizzare le mie impressioni e sostituire tutti gli aggettivi che ho usato poco fa con uno solo, direi perfetto: Torino è cupa. Dopodiché non ho altro da aggiungere, vostro onore.

Tutto questo lungo preambolo per dirti che, a ben vedere, Torino non è certo un luogo dove mi venga in mente di andare a trascorrere del tempo libero in lieta armonia col paesaggio. Per andarci devo essere mosso da solide motivazioni, che abitualmente variano da opportunità culturali a frequentazioni ludico-sportive. Con prevalenza delle seconde.

Perché, diciamocelo, al netto di tutte le mie sensazioni e considerazioni personali di cui sopra, in fondo quale argomento più solido potrà mai esserci nel decidere di recarmi a Torino che farlo per veder giocare la Roma?
In effetti, fra i luoghi che colà ho frequentato più spesso vi sono gli stadi.
Ai giorni nostri ne parlerei al singolare, visto che il Delle Alpi non esiste più e all’Allianz sono stato solo una volta ormai parecchio tempo fa. Tuttavia, di partite laggìù dove il tram non passa quasi più (specie dopo i posticipi serali, maledetti loro) ne ho viste parecchie e conservo tanti bei ricordi, dei quali magari un giorno o l’altro ti racconterò. Ma non oggi, dai, che si sta facendo una certa e non sono nemmeno a metà racconto.

Dato al fu Delle Alpi la propria menzione d’onore, il palcoscenico non può che spettare al Comunale, dove a quindici anni vidi la mia prima partita dal vivo e si trattò, che te lo dico a fare, di un Juventus-Roma.

(segue)


CREDITS, NOMI E RIFERIMENTI:

La seconda squadra di Torino, che la prima per me è un’altra.

Roma (associazione sportiva, daje sempre)

Stadio Delle Alpi, teatro di alcuni bei ricordi.

Stadio Olimpico Grande Torino (ex Stadio Comunale), casa del Toro.

Allianz Stadium, nuovo, moderno, perfetto per il calcio. Peccato solo che sia la casa di quelli là.

Torino, che ha molto da offrire, è innegabile, ma tende a nasconderlo piuttosto bene.