Gli anni passano, e passando incidono sul fisico più dei chilometri¹, che pure non sono pochi. Prendersi buona cura di sé diventa una sfida ogni giorno più impegnativa.
Storie iniziano e finiscono, altre finiscono e basta, e sopravvivono solo nel ricordo.
Contingenze non è dato sapere se più imprevedibili o sottovalutate sopraggiungono a imporre cambiamenti, limitazioni e cautele che mai ci saremmo immaginati, stravolgendo (e minacciando) la vita di ognuno.

Ma anche ora, perfino ora, le piccole cose capaci di regalarci un sorriso, piccole nelle dimensioni quanto grandi nel significato e nelle emozioni che ci suscitano, quelle restano. Pronte a rivelarsi ancora purché le si vada a cercare, o nascoste appena sottotraccia, per poi sorprenderci all’improvviso con il calore che proviamo al loro manifestarsi: quel senso di stupore fanciullesco e gratitudine, nello scoprire piacevoli istanti che ci rievocano gli innumerevoli altri già vissuti e ci fanno pregustare i molti che verranno.
Cose preziose quanto può esserlo qualunque sorriso, il che è vero sempre, ma lo diventa ancor di più in questi tempi di dolorosa incertezza.

Di tali piccole cose ciascuno ha le proprie. Qui sotto potete vedere alcune delle mie, in una raccolta di immagini catturate in questi ultimi giorni. Una, occorre che ve la spieghi meglio, ma lo farò più avanti. Forse domani.
Per il momento ben ritrovati. E Buone Feste!

¹ Se non cogliete la citazione non me la prendo. È probabile che sia perché siete giovani, dunque vi perdono e un po’ vi invidio.