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© Dario Angelo 2013, Roma, Colle Palatino

(Riassunto delle puntate precedenti: Bill racconta di quando, un decennio prima, non se la passò troppo male dopo un lungo periodo in compagnia dei propri darklings, eccetera.)

Ricominciai a frequentare Lisa, ad esempio, che fra una gita al mare e una passeggiata nei boschi sembrava gradire molto quella rinnovata versione di me; al punto da raggiungere con lei un ancor più profondo grado di confidenza, complicità e lucidità di confronto, in un rapporto di lungo corso che – pure – di tali aspetti non era mai stato privo.

E poi c’era Francesca.
Rispuntata fuori, più bella e affascinante che mai, da un passato lontano decenni e che sulle prime si era mostrata così lieta, di avermi ritrovato, da suscitarmi non poco compiacimento. Motivandomi, dunque, ad approfondire il riavvicinamento.

Solo un paio di giorni prima di rincontrarla mi trovavo a Roma.
Tornatovi per la prima volta dopo due lunghi e sofferti anni, scoprendo luoghi antichi e nuovi, mi ero sentito riaccolto finalmente a casa dalla mia dea madre, con un’amorevolezza e uno splendore superiori a tutte le volte precedenti.
In quei giorni romani avevo alfine colto la vera e più profonda essenza del mio legame inscindibile con quel sacro suolo, grato e commosso mi guardavo attorno con una chiarezza che mi svelava a ogni passo nuovi dettagli, nuovi colori, nuove meraviglie.
E naturalmente, che te lo dico a fare, ero stato all’Olimpico ad assistere a una partita, la seconda di quel campionato che era la prima in casa, contro il Verona. Tre a nessuno con goal sontuoso di Mire seguito da esordio e goal ancora più sontuoso di Lijaić. Seconda vittoria consecutiva su due che nelle settimane successive sarebbero diventato dieci su dieci dall’inizio, record tuttora imbattuto della Roma di Garçia; che con un nome come Rudi non poteva che condurci a un’impresa così.

Fu una vacanza incantevole, il culmine della mia rigenerazione fisica e spirituale.
Giusto uno o due giorni dopo, una volta tornato nei miei consueti recessi, incontrai Francesca.

(segue)


CREDITS, NOMI E RIFERIMENTI:

Dea Madre Darklings Mire Roma (associazione sportiva, daje sempre) Roma (città metropolitana) Rudi Garcia Rudi Völler

e poi

Adem Ljajić, calciatore serbo, talento eclettico del genere incostante e mai interamente espresso; ma è un discorso che accomuna molti e alcune cose davvero belle ce le ha pur mostrate, invero.

“La Plumbago è una specie perenne semisarmentosa originaria del Capo di Buona Speranza: amante del sole, cresce all’aperto solamente nei climi temperati.” (Dal cartello esplicativo ai piedi dell’aiuola sopra ritratta).

True colors, famoso brano di Cindy Lauper.