Una scena dal film Febbre da Cavallo (1976) di Steno

Caro Dave,

lo so, è da parecchio che non mi faccio sentire e ne sono davvero dispiaciuto, ma ora mi si presenta l’occasione per farmi perdonare.

Ho riflettuto a lungo su alcune storie che ti devo assolutamente raccontare.
Diciamolo meglio, nel solco del mio primo dio: I have stories I must tell.
(Se lo ribadisco nella tua lingua madre non è perché abbia timore che, di colpo, tu possa non comprendere più la mia, di lingua; ma per il semplice fatto che non so mai rinunciare a una citazione ben collocata, specie quando provenga da fonte a me sì cara.)

A quali storie mi riferisca sono certo tu lo possa indovinare, e non aggiungo altro per non ripetere cose già dette e annunciate troppe volte in passato.
I motivi per cui ho tergiversato tanto sono molteplici, alcuni forse congeniti; altri invece, quelli più recenti, rientrano nella categoria così ben definita dal grande Gigi ormai qualche tempo fa, poiché anch’io c’avevo

[…] certi cazzi Mafa’, che nemmeno tu che sei pratica li hai visti mai.

E con quest’altra citazione aulica chiudiamo qui la faccenda. Perché ciascuno ha i propri, di cosi, tu di certo hai i tuoi, non è che io pensi o voglia dimostrare di essere in qualche modo speciale. Il mio voleva essere giusto un cenno al contesto pregresso.

Contesto che, appunto, è pregresso, appartiene al passato. Ora vivo il presente con maggiore fluidità, e guardo al futuro prossimo con un’aspettativa improntata al moderato ottimismo. E anche i tempi verbali li abbiamo sistemati.

Fin da bambino sono abituato a misurare lo scorrere del tempo, inteso come succedersi di autunno inverno ecc., non da gennaio a dicembre ma da un’estate all’altra: dapprima in anni scolastici, da un certo punto in poi in stagioni del campionato di calcio. E nella stagione in corso, proprio in questa, peraltro iniziata da poco, si verificherà una sorta di allineamento spazio-temporale.

(segue)


CREDITS, NOMI E RIFERIMENTI:

C’ho certi cazzi Mafà ecc. è una celebre battuta che Bruno Fioretti detto Mandrake (interpretato da Gigi Proietti) rivolge a Mafalda (Nikki Gentile) nel film Febbre da Cavallo. Proietti che, lo ricordiamo, è stato un grandissimo sotto molteplici aspetti nonché un appassionato tifoso della Roma. In loving memory.

Il primo dio della mia infanzia

Stories I Must Tell: The Emotional Life of an Actor è l’autobiografia di Kabir Bedi, disponibile dal 2021 anche in edizione italiana.