Marco Aurelio (Richard Harris) e il generale Massimo Decimo Meridio (Russell Crowe) stanno conversando nella tenda dell’imperatore romano, dopo la vittoria contro i barbari germanici all’inizio del film.
Il generale afferma che i suoi uomini hanno combattuto e sono morti per il proprio sovrano, Marco Aurelio appunto. E per Roma.
Subito, l’anziano imperatore lo incalza, domandandogli:

– E che cos’è Roma, Massimo?

Il generale inspira, solleva lo sguardo e lo allontana un po’, di tre quarti, come a raccogliere i propri pensieri e scegliere le parole giuste. Poi risponde:

– Ho visto gran parte del resto del mondo. E’ brutale, crudele, oscuro.
Roma è la luce.

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Ecco.
Io non posso dire, nemmeno lontanamente, di aver visto gran parte del resto del mondo (anche se all’epoca il mondo conosciuto era molto più ristretto, ma ci siamo capiti), tuttavia condivido al 100% la conclusione.
Poiché Roma l’ho pure vissuta e ammirata più e più volte con i miei occhi, a differenza di Massimo a quel punto del film. 
Ma se ponessero a me la stessa domanda, la mia risposta suonerebbe più intimista, e non avrei bisogno di pensarci nemmeno un istante.

(segue)

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CREDITS, NOMI E RIFERIMENTI:

Il gladiatore, film memorabile.

Impero romano, il più grande impero che sia mai esistito.

Marco Aurelio, imperatore romano, conquistatore (suo malgrado) e filosofo.

Richard Harris, attore irlandese.

Ridley Scott, regista britannico di film memorabili.

Roma (città metropolitana), luce del mondo.

Russell Crowe, attore neozelandese interprete di film memorabili, peraltro innamorato di Roma e dell’Italia. Un grande.