Fonte Corriere dello Sport/Myphotosoccer

Caro Dave,
come sono certo ricorderai (anche se magari non la data precisa, ecco), il 21 novembre 1999 si giocò un derby Roma-Lazio che ancora oggi, per tutti noialtri tifosi della Roma, è un gran bel ricordo.

Sia perché la Maggica si impose con un 4-1 che non ammetteva replica, ma soprattutto per il fatto che il punteggio a nostro favore maturò nell’arco dei soli primi 30 minuti, con una sequenza perfetta di centri a firme alternate di SuperMarco e Vincenzino. A quel punto l’arbitro avrebbe anche potuto fischiare la fine, per evitare ai malcapitati cugini la sofferenza di un’altra ora di gara.
Peccato per loro che il regolamento non preveda questa eventualità.

Per l’occasione, ai piedi della Curva Sud campeggiava uno striscione che passò alla storia, il cui testo recitava: TU NON VEDRAI NESSUNA COSA AL MONDO MAGGIOR DI ROMA.
Lo si può vedere qui sopra, in un’immagine di repertorio ripresa dalla Tribuna Montemario.

Un’affermazione che condividevo allora e condivido oggi.
Sono consapevole del fatto che, per poter dire una cosa simile senza tema di smentita, uno dovrebbe averlo girato un po’, il suddetto mondo. Il fatto è che, prima ancora di un luogo fisico ben definito, articolato e complesso, Roma è uno stato d’animo, un luogo degli affetti e della storia. E come tale è infinito, non può conoscere termini di paragone.
Almeno per chi ami Roma come me, tanto da sentire di appartenere alla Città Eterna anche se nato e finora vissuto quei 600-700 chilometri più a nord-ovest, senza nemmeno vantare alcun legame di parentela con la Capitale, neanche alla lontana.

(segue)


CREDITS, NOMI E RIFERIMENTI:

I periferici La Curva Sud La Maggica (daje sempre) Montemario (tribuna) Roma (associazione sportiva, daje sempre) Roma (città metropolitana) SuperMarco Vincenzino